Mercato immobiliare: le potenzialità dell’investimento
12.09.2022

L’inflazione e la volatilità dei mercati finanziari spingono sempre più risparmiatori verso l’investimento immobiliare. Il rendimento di una locazione si aggira sul 5 per cento annuo, senza pari rispetto a quanto riconoscono attualmente gli altri mercati. Tra le piazze più attive Genova e Verona.

Il mercato immobiliare, dopo il piccolo rallentamento fisiologico subito contemporaneamente all’inizio della risalita dei tassi d’interesse, ha trovato un nuovo impulso: la crescente voglia degli italiani di investire nel mattone.

È sicuramente una spinta indiretta ma, allo stesso tempo, sembra avere uno spessore molto importante e che – alla luce dei chiari di luna avvertiti in questo periodo sui mercati finanziari – ha spazio per durare a lungo. Un dato su tutti rivela la nuova indole: nella seconda parte del 2021 ben il 16,5% delle compravendite immobiliari è stato realizzato avendo come fine principale l’investimento.

I fattori che spingono verso il mercato immobiliare

Non sono solo le incertezze dei margini ‘promessi’ dai mercati e la loro estrema volatilità a spingere i risparmi degli italiani sul mattone, da sempre considerato un porto sicuro dove impegnare il capitale, ma anche l’evoluzione della guerra in Ucraina, il rallentamento economico che condiziona la redditività attesa e l’impennata dell’inflazione che corrode le capacità di spesa dei consumatori e riduce al minimo i rendimenti – già esigui – dei titoli di Stato. A rinforzare il fenomeno, infine, contribuisce anche il ritorno dei flussi turistici che ha portato alla ribalta gli acquisti di immobili da destinare a ricettività sia nelle città più attrattive sia nelle località turistiche.

Il rendimento medio: 5%

Il risultato della ricerca in esame scaturisce esclusivamente dall’analisi delle locazioni a lungo termine e non prende in considerazione quelle di carattere stagionale. La possibilità di ottenere canoni di affitto continuativi, in particolare, induce i proprietari ad assumere un comportamento più cauto, soprattutto negli ultimi tempi alla luce dell’incertezza e dei rincari dei costi energetici. In generale, i rendimenti annui da locazione restano comunque ancora interessanti: per un bilocale di 65 mq nelle grandi città italiane si è attestato intorno al 5%. Le metropoli che spiccano per avere i rendimenti maggiori sono: Genova con il 6,2%, Verona con il 6% e Palermo con il 5,9%.

Si punta anche alla rivalutazione del capitale

Gli investitori, secondo lo studio, preferiscono comprare nelle aree con la presenza di atenei, di servizi (il cui peso è sempre maggiore dopo il lockdown) e nelle aree sottoposte a interventi di riqualificazione. In generale, se parliamo solo del rendimento da locazione, sono invece le zone più periferiche a rendere di più perché ci sono quotazione degli immobili più basse. In genere, chi investe nel settore immobiliare non guarda però solo ai rendimenti da locazione, ma anche e soprattutto alla rivalutazione del capitale. Dal 1998 al 2021, limitando l’esame alle grandi città risulta una rivalutazione del 40,7%. Quella che si è rivalutata maggiormente è Milano (+117,3%), seguita da Firenze (+71,4%).